Quanto sei bello? Quanto sei bravo? Quanto hai successo?
Domande chiave per restare in piedi "a barcollo" in una condizione sociale standardizzata, collaudata e garantita.
Dover fare, dover dire - e non dire - dover sorridere e continuare a piangere per non farsi troppo invidiare o sentirsi in colpa se "oggi mi sento felice".
E cosi sopravviviamo di finzione nella finzione.
Poi, arriva l'inaspettato. La doccia gelata. La porta - anzi il portone - in faccia. Quanta gentilezza e perfezione è la Vita in questo!
Allora cominci a fare sogni: nel sonno e ad occhi aperti. Senti un cuore che batte: il tuo. Guardi il mondo con occhi più chiari, senza più veli. Ed ecco che inizi a cercare: la poesia, la pura bellezza, la relazione romantica tra te e la Vita.
E ti rendi conto che non c'è più tempo, in uno spazio in cui niente fa parte del Tempo. E sei nel momento.
Respiri, e ringrazi di respirare. Mangi, e onori il tuo corpo. Ritorni presente, fino a baciare te stesso. Ritorni a vedere che non c'è mai stato errore, mai colpa, stavi solo danzando e dormendo.
Così, un bel giorno, un grande giorno, ti chiedi: " Io, Quanto Mi Amo? "
Ed ecco che - momento per momento - non c'è più un come, non c'è più un quando, non c'è più un perchè: Tu Ti AMI . . . e finalmente arriva il Sole.
Con Gioia
Barbara Moretti